#dellalluvione al Teatro Salvini di Pitigliano

Tra tragedia e commedia


Il fango sporca. E arriva sulle strade, dentro le case. Ricopre oggetti e ricordi in pochi attimi. Arriva veloce insieme all’acqua del fiume che ormai non contiene più. 
Il fango macchia, indelebile sui cuori. Porta la paura. E ogni volta che pioverà da quel momento in poi si guarderà preoccupati il cielo sperando che le gocce non siano troppe anche questa volta.
Il fango puzza di un odore che impregna le narici e gli oggetti e non te lo scordi più. Ci vorranno anni per dimenticarselo.
Il fango è su di noi e dentro di noi. Il fango non si lava via, si stacca a pezzi quando è asciutto e rimane come una patina indelebile che soffoca le cose, quelle poche che si sono salvate dal naufragio.
Questo è ciò che accade ai paesi colpiti da un’alluvione. Questo è accaduto anche ad Albinia, il paese maremmano, vicino al mare, che nel 2012 ha subito l’inondazione. Una mattina alle 11,00 il fiume ingrossato ha rotto gli argini e si è guadagnato terreno, ha sommerso macchine, ha urtato le case e invaso strade, è arrivato in mezzo alle persone e agli animali.
I soccorsi sono giunti tempestivi, dimostrando che le persone sanno aiutarsi l’una con l’altra, nel momento del bisogno. Gli angeli del fango hanno raggiunto il paese mettendo a disposizione le loro forze. La ricostruzione è ripartita, certamente c’è ancora molto da fare e si farà..
Da questa esperienza è nato uno spettacolo teatrale ideato da Elena Guerrini, originaria del paese, occupata in questi giorni a promuovere il suo “Teatro con baratto”. Lei che è nata ad Albinia e che lì ha una casa ha subito lo stesso trattamento, il fiume è entrato anche dentro la sua abitazione. 
Lo spettacolo è stato partorito in seguito all’ascolto delle persone che avevano subito la catastrofe; la Guerrini si è fatta raccontare la versione personale riguardo l’accaduto da circa 300 abitanti del posto prendendo ispirazione dalle loro parole.
Uno spettacolo che non racconta solo cosa accade durante un’alluvione vera e propria ma che va a toccare tutte quelle cose che oggi ci coinvolgono e inabissano, come fossero delle piccole alluvioni dentro di noi. E allora ci sono le fobie quotidiane, le incapacità dei governanti e la loro inettitudine, ci sono gli spettacoli televisivi che non tengono conto di niente e vanno avanti spesso nell’esaltazione della banalità con la prerogativa esclusiva di incrementare audience
Questo spettacolo invece va controcorrente dimostrando agli spettatori e all’opinione pubblica che da un evento tragico e disperato si può anche rinascere, grazie alla riscoperta dell’autenticità della vita e dei valori.  
Tutto questo è andato in scena la sera del 28 febbraio presso il Teatro Salvini di Pitigliano; una storia a tratti divertente, che strappa dei sorrisi, anche se un po’ amari. Un’esperienza che mette in relazione gli spettatori con quella che è stata la storia di Albinia, una stretta che assomiglia ad un abbraccio.
Una tragedia che nonostante tutto insegna qualcosa. E perché comunque il fango “Ti sporca fuori e ti cambia dentro”.

Lo spettacolo andrà in replica in altre città toscane e italiane, quella di Pitigliano è stata tra le primissime uscite, dopo la prima che si è svolta proprio ad Albinia ad un anno dalla tragedia. Consiglio di seguirlo...

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