Convegno e Teatro di denuncia

ECONOMIA DI GENERE E SPETTACOLO DELLE DONNE DELLA MABRO


Ieri c’è stata la conferenza stampa del gruppo Teatro studio con le donne della MABRO, che andranno in scena sabato 15 Marzo alle 15,30 presso il Salone della Camera di Commercio di Grosseto
Lo spettacolo che seguirà il convegno “Economia sostantivo femminile” organizzato dalla Libreria delle Ragazze con la presenza della Consigliera delle Pari Opportunità della Provincia di Grosseto Fulvia Perrillo e con la collaborazione della Fondazione Grosseto Cultura, che si terrà dalla mattina (ore 9,30), presso il Museo di Storia Naturale della Maremma.
Un convegno organizzato con l’intento di pensare a nuove forme di economia da una prospettiva di genere. Un modo di pensare prima alle persone che lavorano e poi al profitto, che si basi sulla teoria della cura piuttosto che sullo sfruttamento puro dell’individuo. 
Un atteggiamento nuovo di affrontare la politica, così come il lavoro e dunque anche l’economia, mantenendo “la barra sulla dignità” ha detto la Presidente della Libreria delle Ragazze Mariella Folchi.
Al convegno si affronteranno i temi dell’economia da un punto di vista di genere, ci sarà l’esperienza di una cooperativa di donne pescatrici e l’esempio della dirigente del biscottificio Dogliani, che ha improntato la sua fabbrica su un sistema “femminile” di affrontare la vita e il lavoro - tempi di conciliazione con la famiglia, con attenzione al benessere di tutte e poi al Pil -.
Lo spettacolo invece è stato creato per continuare a tenere viva l’attenzione sulla questione delle lavoratrici e per sensibilizzare sempre più persone; costruito su alcune delle vicende della MABRO.
La performance è stata realizzata sotto la guida di Mario Fraschetti, dal gruppo delle operaie della RSU e da alcuni allievi attori del Teatro Studio. Un tipo di teatro di informazione e denuncia, che riecheggia il teatro dell’assurdo e quello operaio di B. Brecht. 
L’obiettivo principale è quello di sollevare quesiti e provare a porre l’attenzione sull’etica dell’imprenditoria che molto spesso sembra essere dimenticata; un modo per mettere in risalto le problematiche del quotidiano.
La storia di questa azienda e delle sue lavoratrici è da tempo conosciuta, arrivando sino all’interesse dei media nazionali, eppure ancora non si è trovata una vera soluzione. Le lavoratrici si sentono defraudate della loro dignità oltre che delle loro capacità tecniche; sentono inoltre che la città di Grosseto, eccetto chi è coinvolto direttamente, non ha ben compreso i fatti e proveranno attraverso l’arte e il teatro ad arrivare ai pensieri della gente.


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