8 Marzo a Siena

Ieri si è svolta a Siena, come in molte altre città italiane, una manifestazione per la Festa Internazionale della Donna. Le Associazioni della città insieme alle Istituzioni comunali e provinciali hanno organizzato un corteo per le vie del centro, che è confluito verso il palco allestito presso La Lizza; dove si sono susseguiti interventi su argomenti legati ai diritti e condizioni delle donne.

Il Palco presso La Lizza 
Nel pomeriggio due cortei hanno sfilato portando striscioni con la scritta "Io decido". La partecipazione non è stata troppo numerosa, forse perché in concomitanza di questo in città c'erano altri eventi in corso. Poche persone forse sono state sensibilizzate ai temi che si volevano discutere; segno che la strada è ancora lunga per la ricerca della parità dei diritti...
Allogo a questa pagina la dichiarazione nata dalle manifestazioni delle donne spagnole contro la proposta di legge sull'aborto del governo Rajoy:

Lo striscione per le vie del centro "Io decido"
Perché io decido a partire dall'autonomia morale, che è la base della dignità personale, non accetto imposizioni, o proibizione alcuna per quanto riguarda i miei diritti sessuali e riproduttivi e, perciò, la mia realizzazione come persona. Come essere umano autonomo mi rifiuto di essere sottomessa a trattamenti degradanti, ingerenze arbitrarie e tutele coercitive nella mia decisione di essere o meno madre.
Perché sono libera invoco la libertà di coscienza come il bene supremo su cui fondare le mie scelte. Considero cinici quelli che fanno appello alla libertà per limitarla e malevoli quelli ai quali non importandogli la sofferenza causata vogliono imporre a tutti i propri principi di vita basati su ispirazioni divine. Come essere umano libero mi nego ad accettare una maternità forzata e un regime di tutela che condanna le donne alla "minore età sessuale e riproduttiva".
Perché vivo in democrazia e sono democratica accetto le regole del gioco che tracciano i confini dei diritti dai peccati e della legge dalla religione. Nessuna maggioranza politica nata dalle urne, per molto assoluta che sia, è legittimata a convertire i diritti in delitti e ad obbligarci a seguire principi religiosi mediante una sanzione penale. Come cittadina esigo che quelli che ci governano non trasformino il potere democratico, salvaguardia della pluralità, in dispotismo.
Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo dal governo, da qualunque governo, che promulghi leggi che favoriscano l'autonomia morale, preservino la libertà di coscienza e garantiscano la pluralità e la diversità di interessi.
Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo che si mantenga l'attuale Legge sulla salute sessuale e riproduttiva e sull'interruzione volontaria di gravidanza per favorire l'autonomia morale, preservare la libertà di coscienza e garantire la pluralità di interessi di tutte le donne.

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