La produzione di Maremma
Il FORMAGGIO CHE FA BENE
Il caseificio di Manciano propone nuovi tipi di formaggio, nati dalla ricerca scientifica, ma nel rispetto della tradizione maremmana
Il mangiare bene migliora la qualità della vita ed è facilmente sperimentabile nella quotidianità di ognuno. Se poi si aggiunge che esistono prodotti pensati proprio per il benessere delle persone allora si mangia ancora con più gusto.
La qualità è ciò che deve essere privilegiata in momenti di crisi secondo i dirigenti dell’azienda. Ecco perché sono alla ricerca di prodotti innovativi, che rispettino il passato ma che piacciano sempre di più ai consumatori. Prodotti che facciano attenzione alle esigenze di ognuno, come il pecorino per gli intolleranti al lattosio.
La qualità dei prodotti è testimoniata dalle certificazioni assegnate all’azienda. BRC e IFS sono certificazioni standard; inoltre all’interno del caseificio c’è un Laboratorio accreditato che analizza direttamente le materie prime; produzione di pecorino DOP certificata secondo gli standard nazionali e certificazione Halal - riconosciuta dalla comunità islamica - che si basa sull’attenzione a non usare prodotti detergenti a base alcolica per le strumentazioni adoperate e un caglio che arriva da altri stabilimenti certificati.
La qualità dell’azienda maremmana non tocca le tavole solo italiane ma ha superato i confini nazionali; infatti esportano in Russia, Usa, Belgio, Inghilterra, Germania, Finlandia e Asia.
Certo la crisi ha toccato tutti i lavoratori e anche il caseificio non ne è stato immune, benché nel 2013 il bilancio sia tornato attivo, probabilmente perché secondo il direttore di produzione Fabio Villani, l’azienda ha una storia di oltre 50 anni: “Una storia di qualità”.
Attenzione particolare alle persone che lavorano all’interno dello stabilimento. “L’importanza dell’uomo è fondamentale” ha detto Villani “perché noi abbiamo moltissime operazioni manuali, non troppo automatizzate” praticamente “si fa” il formaggio con le proprie mani.
Il caseificio risulta essere quindi una buona realtà nella zona non solo di Manciano ma per ben 11 comuni della provincia di Grosseto e 2 della provincia di Viterbo. Una realtà che accomuna circa 300 allevatori, 80 dipendenti e moltissime varietà di gustosi prodotti caseari.
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